Amputazione scongiurata
Caso clinico Genevieve
Genevieve è una gatta europea femmina di circa sei anni, sterilizzata e regolarmente vaccinata e trattata
contro gli ectoparassiti. Vive sia dentro che fuori casa.
Il 27 febbraio 2021 viene investita da un’auto riportando una diastasi sacro-iliaca destra e una frattura iliaca
sinistra con un danno neurologico tale da essere paralizzata sul posteriore destro. (Fig.1 , Fig. 2)
Fig.1 Radiografia ventro dorsale bacino in cui si evidenzia la distasi sacroiliaca
Fig. 2 Radiografia laterolaterale bacino con frattura iliaca
Il primo marzo dopo averla stabilizzata viene sottoposta a chirurgia per riduzione della diastasi sacroiliaca
sinistra e applicata una placca immobilizzare l’articolazione (fig. 3, Fig. 4). Si rimanda l’intervento sulla
diastasi controlaterale in attesa di vedere se compare un minimo di recupero funzionale e in caso contrario
amputare l’arto.
Fig.3
Fig.4
Il 3 marzo viene dimessa. La terapia post chirurgica prevede antibiotici, antinfiammatori non steroidei e
riposo assoluto.
La proprietaria di Genevieve mi contatta preoccupata per il rischio di amputazione dell’arto posteriore e
per le difficoltà che presenta la gatta ad evacuare le feci.
Prescrivo Hypericum perforatum 15 CH 3 granuli mattina e sera per 7 giorni. Passiamo quindi alla
somministrazione in plus per altre tre settimane.
L’arto operato presenta un recupero immediato del 90% e l’arto paralizzato inizia un recupero costante
tanto che alla prima visita neurologica di controllo dopo 15 giorni il neurologo decide di aspettare anche
per l’intervento di stabilizzazione del distacco sacro- iliaco.
Iniziamo anche sedute di laserterapia bisettimanali per ridurre il dolore e stimolare la rigenerazione
nervosa.
A metà aprile la gatta ha recuperato completamente l’uso dell’arto posteriore destro e iniziamo delle
sedute di fisioterapia per ottenere anche un aumento del tono muscolare.
La rivedo i primi di giugno perché va a leccarsi molto a livello cutaneo in corrispondenza dell’articolazione
sacroiliaca, tanto da avere un’area alopecica umida. Sospetto soffra di iperestesia o abbia formicolio e
ripropongo Hypericum perforatum.