Il cane, membro della famiglia dei Canidae, è un mammifero caratterizzato dalla presenza di ghiandole mammarie (o mammelle), che negli esemplari di sesso femminile secernono il latte per nutrire i cuccioli. Le ghiandole mammarie si trovano appena sotto la pelle in due file parallele sull’addome e sul torace.
Il tumore mammario, che si sviluppa in queste ghiandole, è una patologia frequente nei cani, soprattutto nelle femmine in età avanzata che non sono state sterilizzate. Il tumore mammario nella cagna si presenta sottoforma di uno o più grumi in corrispondenza delle mammelle. Le varianti benigne sono spesso piccole e lisce e crescono lentamente, mentre quelle maligne crescono più rapidamente, hanno forma irregolare e talvolta possono provocare delle ulcere.
Una leggera palpazione nella zona interessata può aiutare a capire se i nostri animali presentano questa patologia. Tuttavia, la sola palpazione o osservazione esterna della massa tumorale non è sufficiente a capire se si tratta di una variante benigna oppure maligna, per cui sono necessarie analisi specifiche presso il nostro Veterinario di fiducia. Il prelievo cellulare con la tecnica dell’ago aspirato aiuta nella valutazione di un intervento chirurgico ma l’analisi fondamentale per determinare la tipologia tumorale in corso è sicuramente la biopsia, cioè il prelievo di un campione del tessuto sospetto da poter analizzare in laboratorio.
Attraverso la biopsia è possibile individuare svariate tipologie di tumore mammario, tra cui:
il fibroadenoma, un tumore benigno alle ghiandole, curato con la rimozione chirurgica;
il tumore mammario misto, cioè composto da diversi tipi di cellule. La biopsia permette di verificare se si tratta della forma benigna o di quella maligna;
l’adenocarcinoma, che può avere diversa origine cellulare ed è a carattere maligno;
il carcinoma infiammatorio, di carattere maligno e aggressivo che genera infiammazioni, ulcere ed escrescenze purulente. Difficile da trattare, per fortuna rappresenta meno del 5% dei tumori mammari.
Inoltre, i tumori più aggressivi possono generare metastasi ai linfonodi o ai polmoni: per questo è importante effettuare una radiografia del torace e un’ecografia addominale per verificarne l’eventuale presenza.
Il 50% di questi tumori è benigno, mentre il restante 50% è maligno. Possono variare in dimensione, aggressività e possono anche metastatizzare, diffondendo cellule tumorali in altre parti del corpo.
Tra i tumori mammari benigni, la forma più comune è la "neoplasia mammaria benigna mista", che presenta una miscela di diversi tipi di cellule. Altri tumori benigni includono l’adenoma complesso, il fibroadenoma, il papilloma del condotto, e l’adenoma semplice.
Le forme maligne includono l’adenocarcinoma tubolare, l’adenocarcinoma papillare, l’adenocarcinoma papillare cistico, il carcinoma solido, il carcinoma anaplastico, l’osteosarcoma, il fibrosarcoma.
Le cause dei tumori mammari includono fattori genetici e ormonali. Si verificano più frequentemente nelle femmine di età compresa tra 5 e 10 anni e sono molto rari nei maschi. La sterilizzazione prima dei due anni di età riduce significativamente il rischio di tumori mammari. Gli ormoni prodotti durante il ciclo riproduttivo, come estrogeni e progesterone, possono contribuire allo sviluppo di tumori mammari maligni.
Nonostante siano più rari, i tumori mammari possono verificarsi anche nei maschi, spesso presentando forme maligne e aggressive. Le razze più a rischio includono il Barboncino, il Brittany Spaniel, il Setter Inglese, il Pointer, il Fox Terrier, il Boston Terrier e il Cocker Spaniel.
La prevenzione include la sterilizzazione e controlli regolari.
